Vangelo del 18 agosto Matteo 19,13-15

In quel tempo, furono portati a Gesù dei bambini perché imponesse loro le mani e pregasse;
ma i discepoli li rimproverarono.
Gesù però disse: «Lasciateli, non impedite che i bambini vengano a me;
a chi è come loro, infatti, appartiene il regno dei cieli».
E, dopo avere imposto loro le mani, andò via di là. (Mt 19,13-15)

 

RIFLESSIONE…
Non credo che Gesù abbia voluto fare un elogio dell’ingenuità, quando affermava che il regno dei cieli è di chi è come i bambini.
Santa Teresa di Lisieux diceva che era incapace a compiere azioni eroiche e che doveva accontentarsi di fare piccole cose per il Signore, condite dall’fiducia e dall’abbandono a lui. Ecco cosa intendeva Gesù: riposare nelle braccia del Padre come bambini piccoli,
preoccupandoci il meno possibile. Ci sono periodi nella nostra vita in cui siamo convinti di fare grandi cose per la società, per Dio e per noi stessi, e ci sentiamo utili e a volte (Dio ci perdoni!) indispensabili. 
Questi periodi per fortuna non durano molto perché le circostanze ci ridimensionano e ci fanno capire che se riusciamo a fare qualcosa è solo per “grazia”, che se dovessimo basarci solo sulle nostre forze faremmo ben poco. Che fortuna quando possiamo dire con consapevolezza: «Siamo servi inutili».    Allora forse riusciremo a fare qualcosa di utile

Don Salvatore A.

 

 

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