Vangelo del 9 ottobre Lc 10,38-42

In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò.
Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi.
Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta». Lc 10,38-42

Riflessione…
“Mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio”…ancora una volta sembra che Gesù non abbia tempo per fermasi perché deve annunciare a tutti il regno dei cieli…eppure meraviglia delle meraviglie
entra in casa di Marta e Maria, a Betania, non solo si ferma ma sappiamo che è ospite fisso, ospite gradito: Gesù voleva molto bene a Marta, a sua sorella e a Lazzaro (Gv 11,5).
Gesù fugge dalla Gerusalemme per trovare uno spazio per sé, di intimità, di calore, un luogo dove poter essere se stesso, dove poter aprire il cuore. Lo accolgono sempre con gioia Marta Maria, col loro fratello Lazzaro. Che bellezza questo Dio che cerca pace, che chiede ospitalità! Potessimo far diventare le nostre case delle piccole “Betania”!
E trasformare le nostre preghiere in luoghi in cui sappiamo anche ascoltare e non solo chiedere! Marta e Maria rappresentano le due anime che caratterizzano il percorso di fede: l’ascolto e l’azione, la preghiera e il servizio, anime essenziali ad ogni sincera ricerca di Dio. Non una sull’altra, ma una con l’altra. È sterile un’azione che non nasca dall’incontro intimo con Cristo. È fasulla una preghiera che non riconosca lo Sposo nel volto del povero.
Gesù supera la visione sessista del suo tempo, mostra come modello di vita cristiana due donne, soggetti deboli in quella cultura maschilista. Gesù libero, Gesù sconcertante innovatore che ancora destabilizzi le nostre piccole certezze!

Don Salvatore

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