Una vita di sofferenze

Ho deciso di condividere con voi la mia vita, una vita fatta di tante sofferenze ma, che a un certo punto ha avuto una svolta perché ho incontrato DIO che mi ha donato il suo immenso amore.
Mi chiamo Myriam ho 29 anni e da qualche anno ho incontrato il grande amore che mi ha cambiato la vita, GESÙ CRISTO. Nei primi anni della mia infanzia ho dei bellissimi ricordi, una bella famiglia aperta a gli amici, ho due fratelli più piccoli uno ha 3 anni meno di me e l’altro 7, ricordo che sono stata felice di averli fin dall’inizio. Proprio quando è nato l’ultimo dei miei fratelli l’armonia nella mia famiglia si è spezzata, i miei litigavano sempre, ricordo mio padre che urlava e mia madre che scappava da mia nonna con noi tre bambini.
Quando avevo 12 anni i miei decisero di lasciarsi, mio padre andò via con un’altra donna e mia madre cadde in depressione. Ero sempre stata una bambina molto allegra, circondata da amici, amavo giocare ma questa nuova situazione mi cambio. Mi sentivo delusa e abbandonata da coloro che dovevano proteggermi, in quel momento la cosa più importante erano i miei fratelli, avrei fatto qualsiasi cosa per evitargli la sofferenza, più tentavo di comportarmi da grande più innalzavo un muro tra me e gli altri. Un anno e mezzo dopo i miei genitori decisero di tornare insieme più per convenienza che per amore, vivono ancora nella stessa casa odiandosi. Al primo anno delle superiori il mio atteggiamento cambiò, passai da timida e silenziosa a ribelle e apparentemente menefreghista, era solo un altro tentativo di difesa, pensavo che se non permettevo alle persone di entrare in intimità con me non potevano ferirmi ma, le persone non sono create per essere sole.  Alla fine del primo anno delle superiori iniziai a frequentare la parrocchia del mio paese, ero sicuramente alla ricerca del desiderio di DIO che è nel cuore di ogni uomo ma, non vedevo cambiamenti nel mio stato. Ad agosto di quell’anno arrivò in parrocchia un missionario circondato di giovani, questo sacerdote mi colpì molto, avevo trovato qualcuno con cui riuscivo a parlare, sorridevo, avevo una vita normale e di nuovo degli amici ma, nel mio cuore c’era sempre una ferita aperta e non riuscivo a perdonare i miei genitori. Due anni dopo quel sacerdote fu mandato in Brasile, e per me fu peggio di prima, avevo perso il mio punto di riferimento, oggi capisco che mi ero legata a un uomo ma, nonostante facessi un cammino non avevo mai incontrato DIO.
A 17 anni mentre tornavo a casa da una festa mezza ubriaca l’uomo che mi accompagnava a casa abuso di me, fu l’inizio della caduta in un abisso ancora più profondo. Mi sentivo sporca e terribilmente in colpa, non avevo nessuno con cui parlare mia madre usciva sempre più spesso e mio padre sfogava su di me tutta la sua rabbia, mi sentivo sempre peggio e l’odio per gli uomini aumentava. Presto scoprii che il sesso poteva essere un arma potente per distruggere gli uomini così cominciai ad usarla, di me non m’importava ero già morta nell’anima. Cominciai ad avere una vita sessuale sempre più disordinata, m’interessava solo giocare con gli uomini per poi umiliarli, e ho fatto davvero del male a queste persone.
Quando avevo 20 anni ho incontrato un ragazzo, all’inizio era il solito gioco per me ma, lui era diverso non ci cadeva. Anche lui come me aveva alle spalle una storia difficile ma, aveva incontrato DIO nella sua vita, m’innamorai di questo ragazzo attraverso il suo amore e il suo rispetto DIO inizio ad entrare nella mia vita. Sei anni fa quel ragazzo è morto, sentii un dolore immenso l’unica persona persona da cui mi ero sentita amata mi era stata portata via, ero di nuovo sola. In quel dolore così grande ho gridato a DIO, nelle lacrime cominciai a sentire una grande pace, DIO c’era e mi ama, da quel momento non mi sono più sentita sola.
Oggi vivo in pienezza perché tutto l’odio, la rabbia e il dolore che c’erano nel mio cuore sono state vinte da CRISTO sulla croce, LUI ha vinto la morte del mio cuore.

Myriam Silvestro

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