Il Leader

Non tutti nascono leader:
ecco le 12 caratteristiche di chi non è fatto per comandare

  • Non ama rischiare
    Un leader sa che per vincere deve scommettere. A costo di perdere.
  • Non è particolarmente empatico
    È peggio non essere competenti o non essere in grado di calarsi nei panni degli altri,
    ascoltare e dare una mano? La verità è che capacità di dialogo e compassione
    è più importante per un leader della fierezza.
  • Non porta a casa risultati
    Lo conoscete quel detto, giusto?
    La strada dell’inferno è lastricata di buone intenzioni. Che non contano nulla senza i fatti.
  • Porta a casa i risultati barando
    Invece un grande leader conosce il valore dell’impegno,
    e il sapore amaro di una vittoria conseguita con l’inganno.
  • È indifferente
    Avere a cuore la causa definisce un ottimo condottiero
    la cui tempra morale e il cui senso etico dovrebbero essere inattaccabili.
  • È interessato al potere, non all’obiettivo
    Perché la sua grande opera, in definitiva, è se stesso.
  • Marginalizza alcuni a favore di altri
    E così facendo costruisce un ambiente competitivo e/o rassegnato in ufficio.
  • Fa promesse che non mantiene
    Perché parla tantissimo, ma fa molto poco.
  • Segue le regole e ha paura di infrangerle
    Invece l’innovazione è fatta di errori: l’importante è rialzarsi quando si cade.
  • Spreme il talento degli altri, ma non lo riconosce mai
    È tipicamente avido di complimenti.
  • Si prende tutto il credito
    E non offre riconoscenza a nessuno.
  • È un autocrate
    Crede di essere l’unico in possesso delle qualità necessarie alla leadership (che non ha)
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