Vangelo del 26 settembre Lc 9, 1-6

In quel tempo, Gesù convocò i Dodici e diede loro forza e potere su tutti i demòni e di guarire le malattie. E li mandò ad annunciare il regno di Dio e a guarire gli infermi.
Disse loro: «Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né sacca, né pane, né denaro, e non portatevi due tuniche. In qualunque casa entriate, rimanete là, e di là poi ripartite. Quanto a coloro che non vi accolgono, uscite dalla loro città e scuotete la polvere dai vostri piedi come testimonianza contro di loro».
Allora essi uscirono e giravano di villaggio in villaggio, ovunque annunciando la buona notizia e operando guarigioni. Lc 9, 1-6

Riflessione…
Fatevi prossimi! È questo l’invito forte che Gesù fa ai suoi apostoli prima di intraprendere il faticoso e duro viaggio verso Gerusalemme. La Chiesa, la Sua comunità è chiamata ad assumersi il dolore, la sofferenza, le speranze di tante persone…mi risuonano le parole di Papa Francesco quando disse:
“Ho detto alcune volte che la Chiesa mi sembra un ospedale da campo: tanta gente ferita che chiede da noi vicinanza, che chiede da noi quello che chiedevano a Gesù̀: vicinanza, prossimità̀. (…) Si tratta di uscire e alzare lo sguardo: “Quanta povertà e solitudine purtroppo vediamo nel mondo di oggi! Quante persone vivono in grande sofferenza e chiedono alla Chiesa di essere segno della vicinanza, della bontà, della solidarietà e della misericordia del Signore”».
Papa Francesco nel Discorso ai Catechisti, 19 settembre 2014. Nessuno rifiuti tanto amore.

Don Salvatore A.

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